Al Museo del tessuto una mostra sull’evoluzione del tessuto per lo sport

 

PRATO. Nell’ anno delle Olimpiadi, rende omaggio ai campioni sportivi con la mostra “Superhuman Performance. L’evoluzione del tessuto per lo sport ” organizzata dal Museo del Tessuto (20giugno – 30 novembre) e sponsorizzata dalla Pontetorto. «Con un occhio sempre rivolto verso il mondo e verso quello che accade intorno a noi – ha spiegato il presidente della Fondazione Andrea Cavicchi – abbiamo ripercorso le profonde trasformazioni che in questo ultimo secolo hanno interessato le tenute degli atleti, divenute oggi espressione della più avanzata innovazione tecnologica quanto a materiali e tecniche di confezione». La mostra, che sarà inaugurata in occasione della 74esima edizione di Pitti Immagine Filati, è divisa in due parti; la prima evidenzia il confronto tra capi storici dei grandi campioni del passato e i prodotti di ultima generazione, mentre nella seconda l’attenzione è rivolta alle performance che i campioni hanno ottenuto grazie all’incredibile sviluppo della tecnologia tessile. Il viaggio attraverso la storia, reso possibile grazie alla collaborazione di importanti aziende come Fila, Speedo, Dainese, O’Neill, Puma e dalla collaborazione di privati e musei specializzati, propone anche due costumi da atletica in pelo di foca degli anni Trenta indossati in occasione dei “World Eskimo Olimpics” – i giochi olimpici groenlandesi, costumi da bagno del 1910 in maglia di lana, le tute da sci di Thoeni e Tomba, i completi di Pietro Mennea, Sara Simeoni e la maglia Gialla N. 31, Tour de France 1948 di Gino Bartali, donata dal figlio Andrea. Tra i costumi più tecnologici e recenti, si potranno ammirare le divise di Alinghi e Luna Rossa, l’equipaggiamento di una delle grandi spedizioni di Messner; la tuta di Valentino Rossi; i completi di Fiona May e Yuri Chechi. In mostra anche i tessuti, i progetti e i capi d’abbigliamento capaci di garantire tre tipi di funzionalità: “performance”:(termoregolazione caldo/freddo, velocità, elasticità); “protezione” (idrorepellenza, sicurezza contro urti e impatti violenti) e “intelligenza”: (smart fabrics che integrano la ricerca tessile con quella elettronica). Tra i capi e i tessuti tecnologicamente più avanzati presenti in mostra vanno ricordati la DPS Airbag Jacket, la giacca prodotta da Spidi per il motociclismo con airbag integrato sul collo, i capi con tecnologia body-mapping per consentire un preciso controllo climatico delle diverse zone del corpo durante l’attività fisica e lo Lzr Racer di Speedo sviluppato in collaborazione con la Nasa per garantire un’ incredibile idrodinamicità.

Alessandra Agrati

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