La Nazione. 

Pontetorto, tessuti e marchi da record. 

Un tessuto sottile come una “pellicola” per sciare e fare sport. Ma più che stoffa sarebbe meglio chiamarla membrana tessile. Grazie, infatti, alla ricerca continua sull’utilizzo di membrane tessili che consentono di ottenere materiali idrorepellenti e traspiranti, Pontetorto SpA, una delle industrie tessili più importanti del distretto pratese, è tra le imprese leader a livello mondiale per la produzione di tessuti per abbigliamento da sci. 

Pontetorto, fondata nel 1952, ebbe grande successo con il pile, che a metà degli anni ’80 fu una vera rivoluzione, ma negli ultimi 7-8 anni ha concentrato l’attenzione sullo sviluppo delle membrane tessili, materiali dallo spessore ridottissimo, ottenuti da polimeri poliuretanici o acrilici che applicate sui tessuti conferiscono loro proprietà idrorepellenti, antivento e, nello stesso tempo, ottima traspirabilità. Ciò – è questo il segreto dell’invenzione – grazie ad una ridottissima dimensione dei pori, che hanno diametri di 1.000 nanometri (un millesimo di millimetro), misura tale da far uscire il vapore prodotto dalla traspirazione della pelle, ma non far penetrare acqua dall’esterno. Fino a ieri, idrorepellenza e traspirabilità erano caratteristiche antitetiche, ma con questa innovazione sono divenute conciliabili. 

Per questi prodotti Pontetorto ha registrato i marchi “No-Wind” e “SoftShell” e ritiene di estendere gli stessi materiali dall’abbigliamento per sport invernali a quello per ciclismo e atletica. 

L’azienda di proprietà della famiglia Banci, ha 130 addetti e sedi commerciali in Russia e negli Usa, fattura oltre 60 milioni di euro, un quarto dei quali riconducibili a questi prodotti. L’export pesa l’80% sul totale della produzione.

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